giovedì 22 novembre 2007

Storie di bottega


A Lucca, in via del giardino botanico, proprio di fronte alla scuola elementare, c’era una bottega molto piccola, un fruttivendolo. Dentro la bottega, dentro un camice bianco e dietro un paio di occhiali di osso marroni c’era Pietrino. Il fruttivendolo, appunto.
E dentro la bottega di Pietrino c’era sempre un mucchio di donne e vecchiette che voleva sapere se quelle albicocche erano veramente saporite. Credo che Pietrino amasse il proprio lavoro più d’ogni cosa.
Raccontava la bontà dei propri finocchi e il sapore delle sue susine come si trattasse di una poesia. Quando poteva le faceva assaggiare ridendo. E aveva una voce forte, musicale, toscana. Guardandolo si poteva pensare che quell’ometto col riportino grigio e il naso perennemente rosso fosse sempre felice.

A me, “il romanino” come mi chiamava lui, regalava sempre le noccioline americane.

Accomodatevi con me in bottega, oggi. Ho preparato vin brulè e biscotti allo zenzero per tutti. Perché oggi la mia bottega compie un anno, un anno che ha riempito gli scaffali di parole mie e vostre.
Le mie ve le offro, ridendo dietro i miei occhiali.
Delle vostre non posso che ringraziarvi sinceramente: questa bottega, come quella di Pietrino, esiste grazie a chi ha ancora voglia di ascoltare una storia, di condividere un pezzo di strada.
O di assaggiare un’albicocca.

Col profumo di mela e cannella nell’aria,
Benjamin

domenica 11 novembre 2007

Si sarà allargata la cruna dell'ago?

- Ohi Ben, puoi venire un attimo in sacrestia?
- Certo. Dimmi tutto Don Virgì…
- Allora cosa mi hai portato di buono?
- Quello che mi avevi chiesto: La guerra dei mondi e Poseidon
- Ah! Grande Ben… Sai ora cosa mi dovresti rimediare?
- No
- Spiderman 3! No perché il primo e il secondo li ho già visti tu li hai visti?Se non li hai visti vedili hanno degli effetti speciali fantastici costati un fantabillione di miliardi di dollari! E King kong l’hai visto? DEVI vederlo! Te lo presto io, ce l’ho in dvd…
- Ehm… veramente non è proprio il mio genere…
- Si ma questo lo DEVI vedere! Ci sono gli effetti speciali che sembra di stare lì, fra il tirannosauro e il gorilla… e… e… e poi niente, c’è una lotta fra i due spettacolare, dura due ore e mezza ma. Veramente. Devi assolutamente vederlo.

Parla con l’entusiasmo (e l'incoscienza) di un ragazzino di dodici anni Don Virgilio. Pur essendo un monaco di quarantacinque anni.

- Però mi raccomando sempre: solo a me (gesto con le mani). Solo a me li devi dare… a nessun altro monaco. Mi hai finito di scaricare Tomb Raider?
- No, non ancora…
- Ah… vabbè… ecco, ti ripeto, dalli solo a me. Ah, sai cosa è successo oggi?
- No
- È venuto uno, un signore un po’ anziano… con un’aria triste… mi fa:“è possibile far dire una messa?” “Certo - gli faccio io - Ha qualche richiesta per la data?” “No - mi fa - sarebbe per una persona ancora in vita, va bene qualsiasi data”. E sai allora cosa ha fatto? Sbam! Mi ha messo sul tavolo DUECENTO EURO!!! Duecento, capisci?

Penso a quanto deve essere disperata una persona per provare a “pagare” il padreterno. Magari stava perdendo qualcuno, magari comprava una messa perché era troppo stanco anche per pregare. Ho provato molta pena per quella figura.

Don Virgilio no.

- 200 €… Non riuscivo a crederci. Mi ha fatto lui un cenno perché prendessi i soldi, figurati! Quella deve essere gente con tanti di quei soldi che… umpf… figurati quanti ne spenderà a cose normali! Se ti capitava di fare la guida a questo minimo minimo ti lasciava 50€, eh?

Ride, cerca la mia complicità ma non la trova. Non gliene frega una mazza: ha i film nuovi.

- Ok devo proprio andare adesso. Non avete i vespri a quest'ora?
- Si, hai ragione. Oh, quando torni fammelo sapere che ti preparo un barattolo del nostro miele…
- Troppo buono, Don Virgì, troppo buono…

martedì 6 novembre 2007

Il post fantasma

Di solito quando scendo in bottega è per un motivo preciso. Condividere un emozione, una scoperta o anche una frustrazione. Alle volte me ne pento.
Di solito mi pento di aver scritto cose troppo retoriche o… non saprei dire… troppo “eh ke cazzo la società cell’ha proprio con me!”.
E allora li cancello.

No Sosò, il condannato è rimasto condannato… ho passato 3 giorni di vero inferno in cui non riuscivo a capacitarmi dell’incubo in cui sono piombato. Ho scoperto (e mi sono spaventato) quanto sia ancora sostanzialmente fragile se si sa dove colpirmi. E mi trovo nella brutta situazione di non sapere di chi fidarmi.
Pensavo di essere più forte, lo ammetto.

Come sto guarendo?
Ve lo dico io:

  • Brindando con gli amici di una vita alla salute di chi ci vuole male.
  • Scoprendo una famiglia unita nello sdegno (ho dovuto placare le ire del pischello che già meditava feroci vendette…).
  • Scorrendo le pagine e i commenti in bottega. Per scoprire che le mie e-friends, pur non conoscendo molto di me, sanno chi sono meglio di chi si dichiarava mia fidata collega e amica. (E scoprendo che finalmente incrocerò il volo di Fafà!)
  • Ricordandomi con un sms quanto basta poco per essere sereni. Arianna, 17 anni, spettatrice silenziosa di tutta la mia triste vicenda, mi ha mandato un sms ieri pomeriggio.

«Nn m prendere x matta ma t prego guarda ke bel tramonto!...violetto!!!...sn scema,lo so!ma è trp bello!»

Così, davanti alle nuvole violette, sorridendo si è dissolto l’incubo.
Grazie a tutti voi. Di cuore.