martedì 14 ottobre 2008

A tutto tondo...

- Signor Brown buonasera, la chiamo dalla SPR Editrice. Si ricorda di noi? Sì, bene, volevamo avvisarla che la SPR ha prodotto una nuova opera sul ruolo della…
- Ma veramente io…
- … un’opera veramente unica, e lei è stato selezionato fra…
- No, ascolti un momento…
- Quando la troviamo in casa per poterle mostrare la nostra proposta editoriale?
- Senta. Mi ricordo di voi ma lei si ricorda che io non posso permettermi i vostri prodotti?
- Signor Brown, siamo perfettamente a conoscenza della sua condizione economica.
Mio Dio.

Il tipo è maschio. Dannazione. Elegante, pettinato, azzimato. Sta sotto il diluvio ma sembra che non si bagni. Se fossi la pioggia io, uno così, non potrei mai bagnarlo.
- Salve Signor Brown, sono Giorgio. Della SPR Editrice.
- Lo so. Ma basta co’ ‘sto “Signor Brown”. Ben, mi chiami Ben.


Ride. Ma quanti denti ha questo ragazzo? Entra in sala. Complimenti per le sorelle, signora non si preoccupi per il disordine, oh ma chi è che suona?, davvero questo lo ha fatto lei?, anche io provengo da una famiglia numerosa, no ma non si preoccupi, non prendo niente, posso sedere? Grazie grazie grazie.
Cazzo quanto è pulito questo uomo. Sembra incapace persino di produrre la propria ombra, tanta è la luce che emana.

- Veniamo a noi Benjamin

Non ce la fa proprio a chiamarmi Ben.

- Veniamo a noi Giorgio…
- Io vorrei proporle questo testo. Pensi che ci è stato commissionato dal Vaticano e tratta il tema della donna nell’arte dalla Madonna ai giorni nostri. Il libro ha una tiratura di 900 copie ed è stampato in carta appositamente preparata con una miscela di cotone di chiffon e recante il logo pontificio. La rilegatura è in filo di seta, mentre la copertina è in pelle di cinghiale e incorpora un’opera d’arte del maestro De Franti in lamina d’oro realizzata secondo i dettami dell’arte rinascimentale. Vede, lei deve capire. La SPR Editrice crede fortemente nel libro come opera d’arte, come era alle sue origini. Crede nel libro come un’opera a tutto tondo che non si limita al contenuto testuale. Pensi che abbiamo l’esclusiva delle opere del Campidoglio, del Vaticano, dell’Unesco… insomma, noi produciamo opere esclusive. Le faccio vedere: questa foto mostra il Papa che una volta eletto giura su una delle nostre Bibbie. Ecco, oggi sono qui per offrirle l’opportunità…
- Quanto?
- … ecco sì, dicevo l’opportunità…
- Senti Giorgio, tagliamo corto. Io non potrò mai permettermi una cosa del genere.
- Ma guardi che c’è la possibilità di pagare in piccole rate mensili…
- Di?
- 150 euro al mese, per 24 rate.

Lo invidio. Come può restare serio?

- Fammi capire Giorgio. Stiamo parlando di un libro da più di 3mila euro?
- Si ma lei deve capire Benjamin…
- Mi chiami Signor Brown
- … che si tratta di un’opera a tutto tondo, un’opera d’arte totale!
- Lei ha una vaga idea di quanti libri di arte potrei comprare con 3mila euro?

Alla parola Taschen tace, ad Art Dossier smette di sorridere. Alla parola Giunti quasi si mette a piangere. Un po’ mi dispiace, è un ragazzo davvero molto educato.

- Ma guardi che la SPR cerca di diffondere la cultura e l’arte a tutti!
- Con libri in cotone di chiffon da 3000 euro? Strategia curiosa, non trova?
- Ma acquistandolo si entra a far parte del Golden Academy of Royal Art…
- Giorgio, se vuole approfittare ha smesso di piovere.

È educato fino alla fine Giorgio. Sorride, stringe mani e profuma come fosse fatto anche lui con tecniche rinascimentali. Magari anche la sua barba – ammesso che gli cresca – è intessuta di seta.

Quella sera ho immaginato i collezionisti SPR che, ridotti in miseria per via della recessione, scaldavano il loro inverno con il più costoso dei falò.
E ho immaginato con gusto bambini africani ridere di loro con allegria.
Senza l’ombra di cattiveria, né di rivalsa.

giovedì 9 ottobre 2008

Ferie d'ottobre

Ogni pomeriggio, alla stessa ora, Don Placido compie lo stesso rito. Ogni pomeriggio il monaco lascia il bancone della sua erboristeria, attraversa il piazzale e si siede sul muretto. I gatti vicini e lo sguardo lontano.
Mi piace immaginare il suo sguardo ottantenne dietro gli occhiali tartarugati, lo sguardo che non riesco mai a vedere. E mi piace anche immaginare a cosa pensa, o a chi. Altra cosa che non posso vedere.
Ho immaginato donne e paesi nascoste nelle pieghe della sua tonaca nera, avvolte nel reliquiario della sua anima. E poi studenti, amici, confratelli, abati. I parrocchiani che aveva educato a lottare e di cui mi racconta sempre con orgoglio.


- Don Placido, come sta?
- Mio caro Benjamin, come vuoi che stia? Vecchio!
- Ma che le importa? Quando si è giovani dentro…

Sorride. Lo sa che lo dico per una sorta di gioco delle parti, sa che recito la parte educata. Ma questo gioco gli è sempre piaciuto.

- Allora Benjamin, quando hai detto che vai in ferie?
- Fine ottobre Don Placido. Se tutto va bene…
- Sempre il solito sfaticato… Dunque mi sa che non ci rivediamo.
- Ma guardi che torno dalla toscana, sa? Non sono poi così sfaticato!

Sorride. Gli piace il suo ruolo da bisbetico. E piace pure a me.

- E guardi che voglio trovarla in forma!
- Caro mio ma che hai capito? Guarda che vado al mare pure io!
- Ma và? Hai capito Don Placido? Si tratta bene il monaco insomma…

Sorride.

- Ma dove va al mare?
- E dove vuoi che vada? Torno a casa… a Salerno…
- Bene. Le farà bene Don Placido. Allora ci vediamo al rientro dalle ferie… e mi mandi una cartolina!

Sorride.

Don Placido non tornerà. Ha detto all’Abate che non è più in grado di svolgere il suo compito e quindi andrà in pensione, o qualcosa di simile. Dopo tre anni non troverò più le chiacchierate con Don Placido al mio rientro.
Io questo già lo sapevo.
Lui già lo sapeva.
Ma ha sempre apprezzato il nostro gioco delle parti.