lunedì 21 maggio 2007

Un tagliere

Ieri sera un tagliere.
Un tagliere di legno. Circolare, massiccio.
È rotolato dall’alto, dalla sua abituale posizione verticale, proprio nel momento in cui ero fermo davanti a lui. E mi ha colpito così bene, ma così bene da spezzare esattamente in due parti uguali i miei occhiali.
Sono cose che fanno riflettere.
In realtà sono cose che prima di farti riflettere ti fanno tirare una serie di porchissimigiudacaneladrobavoso lunga quanto la preghiera serale di un muezzin. Però poi rifletti.
Perché mi ero affezionato a quegli occhiali più di quanto pensassi. Mi hanno permesso di assistere agli ultimi quattro epici anni della mia vita. Tutti raccolti in una serie pressoché illimitata di solchi che attraversavano le lenti manco fossero campi di patate. Roba che se osservavo ogni punto luce mi pareva una stella enorme.
Eppure ora giacciono inermi sulla mia scrivania.
Fa riflettere.

Fa riflettere la coincidenza. Ieri sera. Alle 21.15 circa. Mi trovavo esattamente sotto quel tagliere per gettare nel secchio della spazzatura un tovagliolo. In quell’esatto momento, probabilmente a causa del sordo rumore, ho alzato il capo nell’esatta inclinazione necessaria perché il cerchio di faggio colpisse il ponticello dei miei occhiali blu. Un grado meno e mi avrebbe preso in piena fronte. Un grado in più e mi avrebbe colpito in bocca.
Dio c’è. E c’ha pure una gran mira.

Fa riflettere l’ironia della sorte, la sua beffardaggine. Da una settimana sto fotografando il campionario di un mio amico. Che c’ha la fabbrichétta. 400 paia di occhiali da vista. Quasi mille foto.
Così ora mi ritrovo senza i miei occhiali sommerso da quattro centinaia di occhiali da vista di ogni foggia che riposano in vellutati campionari. Privi di lenti graduate. Privi di qualsiasi ambizione di vita. Inutilmente nuovi.

Oggi ho iniziato le riprese. Con delle tristissime lenti a contatto.
«Fanno risaltare i tuoi occhi!»
Dicono.
Frega un cazzo.

Ero affezionato ai miei occhiali.
Blu.

6 commenti:

Calimero ha detto...

Non sai come ti capisco... io senza i miei occhiali nn potrei vivere, rifiuto cn skifo mal celato la lenti a contatto... nn le sopporto proprio e qst'anno qnd ho dovuto cambiare le lenti dei miei adorati occhiali sn stata malissimo!!!!
Poi qnd assisto a qst piccoli miracoli ringrazio di portarli xkè, a prescindere dal disagio che capisco, mi domando che sarebbe successo se nn avessi avuto gli occhiali?!? Probabilmente nella stessa situazione ti saresti rotto il naso quindi
Viva gli occhiali e le coincidenze!

Con il sorriso inforcando gli occhiali

Calimero

Benjamin Brown ha detto...

In effetti se non avessi portato gli occhiali sarebbe stato ancor meno piacevole... o ora avrei il naso del Sommo Poeta!

Ora dovrò decidermi a cercare una nuova montatura, che mi rappresenti come quella vecchia... non sarà facile!

Ricambio il sorriso sognando di inforcare gli occhiali.
Ben

fabilunablu ha detto...

ho sempre amato le coincidenze.. ho sempre detto che la vita è questione di tempistica.. ho sempre pensato alle sliding doors..
sono certa che fosse arrivato il momento di cambiare quegli occhiali (anche se blu sigh sigh), sono convinta che non sia successo per caso, sono certa che ti servisse qualcosa di nuovo, che ti facesse guardare allo specchio con aria ritrovata, con nuovi profili e nuove angolazioni, che ti costringesse a cambiare qualcosa. non ho dubbi su questo. l'importante è che tu lo faccia prima o poi.

la vista offuscata e confusa è un altro modo di vedere il reale.. ma si torna sempre prima o poi allo specchio.

prestandoti i decimi in più..con un sorriso.
f.

Benjamin Brown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Benjamin Brown ha detto...

Anche a me piacciono le coincidenze... ma preferisco quelle meno dolorose del tagliere!
In effetti mi sono stupito: ho avuto una reazione di rabbia cieca e sono veramente stato in pena per un bel po'. Non mi ero reso mai conto di quante immagini fossero passate attraverso quelle lenti e di quanto mi ci fossi affezionato.
A quelle immagini, più che alle lenti.

Poi il tagliere ha deciso che era ora di voltare pagina. E' vero: le lenti a contatto mi mostrano uno specchio diverso. Tanto che alle volte preferisco stare senza niente.
Con la vista offuscata che mi regala un mondo acquerellato e caotico. Praticamente un mondo ideale!

Ringraziandoti dei decimi, del sorriso che ricambio e del passaggio...
Ben

PS: oltretutto pare ci sia l'embargo sugli occhiali blu! Mi vogliono costringere al nero, maledizione...

Calimero ha detto...

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ... mamma mia... nn lasciarti convincere dal nero... è terribile! :-P