domenica 12 luglio 2009

Angeli & demoni

- Daniele, a mamma, dai un bacio alla zia! Non lo vedi com’è bella la zia col vestito da sposa? Dai un bacio alla zia!
- No.
- Dai Daniele… perché fai così adesso, eh? Su, dai un bacetto alla zia così il fotografo ti fa una foto!
- No, no e no. Oh.
Imprigionato in un micro tight bianco tappato da un cappello a cilindro di raso, Daniele è un bambino davvero molto incazzato. E deciso ad una ferma resistenza.
- Ma dai Daniele… ma perché non vuoi darmi un bacetto? Guarda che zia ci rimane male…
Resisti Daniele, resisti.
- Vabbè. Danié, se non dai il bacetto a zia mamma non ti dà l’ovetto kinder. Chiaro?
Non cedere Daniele! Stanno bluffando! Non hanno nessun ovetto… non fare quella faccia, non cedere! Stanno cercando di comprarti!
- HO. DETTO. NO!
Grande Daniele! Nessun bambino aveva mai resistito con tanto orgoglio alla corruzione mezzo ovetto kinder!
- Ma guarda tu che impunito! Guarda Giacomo, guarda Giacomo invece… Giacomo, dai un bacetto a zia! Ecco, lo vedi? Ecco… ooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh… che beeello Giacomo che dà il bacetto alla zia!
Anche Giacomo indossa lo stesso micro tight bianco tappato dal medesimo cappello a cilindro di raso. Ma Giacomo è irrimediabilmente biondo. E quel tight sembra gli sia cucito addosso. Ed è silenzioso Giacomo. Silenzioso e ubbidiente. Un bellissimo, biondissimo, pallosissimo bravo bambino che nelle foto sembrerà un angelo. In tight. Bianco.
Mentre Daniele ha resistito, serrato nelle sue braccia conserte raccolte sotto il mento.


Nella foto di gruppo che riunisce l’esercito di bianchi paggetti e rosa paggette, gli sposi sorridono contenti ai piedi dell’altare, mentre si lasciano abbagliare dal flash. I bambini smarriti cercano con lo sguardo mamme e papà. Solo uno, con un sorriso beffardo, non si lascia cogliere impreparato dal lampo.
Nella foto di gruppo del matrimonio, in un vortice di tulle e raso, ciocche e fermagli, corpetti e nastrini, un bambino fa con inusitata veemenza il gesto dell’ombrello.
Fra le risate generali degli astanti e le sculacciate solerti dei genitori, il piccolo Gabriele è diventato il mio eroe.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e anche il mio!
Ainda