Salire, scendere, andare, venire; tanto fa l'uomo che alla fine sparisce. Un tassì lo reca, un metrò lo porta via, la torre non ci bada e il Panteon neppure. Parigi è solo un sogno (...) e tutta questa storia il sogno di un sogno (...), poco più di un delirio scritto a macchina da un romanziere idiota.
Macbeth (atto V scena V)
La vita non è altro che un'ombra in cammino; un povero attore che s'agita e pavoneggia per un'ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato.
Una delle cose che vorrei spiegare è lo stupore nascosto nelle rampe notturne di Montmartre. Nascosto in un’arena colma di ragazzi tres française. Nascosto nella voce incantevole di una giovane bambola e delle note che state ascoltando…
Montmartre.. è qualcosa che ti entra nelle vene.. è un odore nell'aria che penetra.. è un fascino meraviglioso.. bellissima foto, rende quell'aria un po' retrò del quartiere... (ti bacchetto per come hai scritto in francese) :) sotto un baschetto nero.. f.
Ho un ricordo un po' intermittente di Montmartre: avevo un po' di mal di pancia e una stanchezza impressionante (in buona parte causata dalla maledetta, interminabile rampa di scale per uscire dalla metro!). Però quella terrazza, quella luna e quell'arena... e le foto con Picasso, Modigliani e Satie (e l'elenco sarebbe lunghissimo) seduti allo stesso bistrot di Montmartre... eeeehhhhhhhh... ho sbagliato epoca... :)
Ok, Fabi, alla fine mi hai scoperto... con mio sommo dispiacere il francese non lo conosco proprio... ma come ti dona il baschetto!
Li ho risentiti ancora una volta... in un diverso scenario, al buio, senza luna, nel caldo di un locale che avvicinava tutti. Ti sarebbe piaciuto tanto, ora ascolto. Il disco di questo mio primo mese a Parigi
4 commenti:
Montmartre.. è qualcosa che ti entra nelle vene.. è un odore nell'aria che penetra.. è un fascino meraviglioso..
bellissima foto, rende quell'aria un po' retrò del quartiere... (ti bacchetto per come hai scritto in francese) :)
sotto un baschetto nero..
f.
Ho un ricordo un po' intermittente di Montmartre: avevo un po' di mal di pancia e una stanchezza impressionante (in buona parte causata dalla maledetta, interminabile rampa di scale per uscire dalla metro!). Però quella terrazza, quella luna e quell'arena... e le foto con Picasso, Modigliani e Satie (e l'elenco sarebbe lunghissimo) seduti allo stesso bistrot di Montmartre... eeeehhhhhhhh... ho sbagliato epoca... :)
Ok, Fabi, alla fine mi hai scoperto... con mio sommo dispiacere il francese non lo conosco proprio... ma come ti dona il baschetto!
Au revoir!
Ben
Li ho risentiti ancora una volta... in un diverso scenario, al buio, senza luna, nel caldo di un locale che avvicinava tutti.
Ti sarebbe piaciuto tanto, ora ascolto. Il disco di questo mio primo mese a Parigi
Confermo...mi sarebbe piaciuto tanto... :)
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