mercoledì 3 ottobre 2007

Riaperto per ferie!

Uff, ho la bottega piena di roba ammucchiata… apro la porta e debbo farmi largo fra gli scatoloni. Qualcuno cade in un tonfo sordo. Altri restano in bilico, indecisi sul da farsi.
Allora facciamo ordine: in questo scatolone... Ah, si! Qui ci avevo lasciato la serata finale del progetto movie… la proiezione dei cortometraggi in piazza e l’entusiasmo dei ragazzi che per la prima volta si vedevano recitare. In mezzo al polistirolo l’emozione del salire sul palco acclamato dai ragazzi come una star (fortunata). Sotto i riflettori l’orgoglio con cui li ho ringraziati e con il quale li ho esortati a non smettere mai di avere cose da dire…
Lo scatolone poggia su uno molto molto grosso. Che Ainda conosce molto molto bene.
Parigi e le strade di Francia.
Chi come me è convinto che la meta del viaggio sia il viaggio stesso, capirà il motivo per cui siamo andati a Parigi in macchina. Abbiamo tagliato la Francia come un coltello, in verticale, prima di piantare la lama nel corpo più vivo di Parigi, quella Belleville calderone di etnie e religioni che da un paio di settimane ospita anche la nostra Ainda. Coraggio Bimba. Ricorda sempre che la vita appartiene solo a te e che l’unico modo per non averne paura e salire sul cassero e prenderne saldamente il timone.
Alla mia destra gli ultimi tre pacchetti. Sono piuttosto piccoli e contengono gli ultimi folli giorni della mia odissea, quelli da Ainda in poi per intenderci.
Nel primo c’è un viaggio di ritorno in solitario che ha dell’epico. Esagero? Provate voi a trovarvi su un valico alpino chiuso, completamente solo in mezzo ad un gregge di pecore mentre infuria una bufera di neve… per fortuna queste cose mi esaltano…
Nel secondo c’è l’arrivo a Verona, da amici dottorandi. Ci sono passeggiate notturne e diurne per la città, spritz (che non reggo) prima di cena e costole di balena che non cadono al mio passaggio. Ci sono anche ragazzi che non conoscevo e che vengono dal Portogallo e da Asti e che avrebbero molto da raccontare… se solo avessi la forza di sostenere le loro parole dopo il viaggio!
Ultima scatola: Lucca. Lucca che mi accoglie nel suo ventre materno. Lucca che deve aiutarmi a salvare una casa antica. Lucca della memoria e Lucca del cuore. Perché alla fine si torna sempre in seno a quelle mura.

Ok. Diciamo che una organizzata alla faccenda l’ho data. E magari anche una spiegazione alla mia latitanza. Dopo 3.484 chilometri percorsi sono di nuovo davanti al mio computer. No, in realtà sono davanti ad un altro pc perché in mia assenza mio fratello ha avuto la brillante idea di distruggere il mio… Comunque sono a casa. Con la testa che gira perché – come si sarà notato – avrei un milione di chilometri, di facce, di sensazioni da raccontarvi. Devo solo capire come, senza annoiarvi.

E allora,
come dicono i parigini educati,

A bientot, mes amis!

5 commenti:

fabilunablu ha detto...

e finalmenteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ! cominciavo a sospettare fossi stato schiacciato da qualche pesante masso mentre come indiana jones ti addentravi in cunicoli maledetti!!!
parigi in macchina senza di me?? ma dico io stiamo scherzando?? questa me la lego al dito in un modo oggettivamente mistico!
bisogna bissare!
attendo inviti :p

ps.. mi eri mancato mio compagno di viaggio... la prox volta avvisate così non mi preoccupo..
f.

Anonimo ha detto...

"ben" ritrovato :)

ch bello sto post...
continua a raccontarci del tuo, vostro viaggio!! E non ripetere più che ci annoi!!!

Baci e bella anche la foto...

Anonimo ha detto...

caspita fafà...in contemporanea ;)

Benjamin Brown ha detto...

E' sempre una gioia ritrovarvi in bottega mie care... avrei dovuto avvertirvi della mia assenza ma... ogni tanto mi stupisco da solo della mia cialtroneria! Sto innegabilmente invecchiando...

Fabi...perdono!!! Non sai quanto mi piacerebbe bissare e magari fare una reunion francese...Ho imparato molte cose da questa esperienza, fra cui il fatto che 1.700 km in solitaria sono un vero trip psicologico... e che invece viaggiare in macchina attraversando la VITA della Francia è qualcosa che vale tutta la stanchezza prodotta.

Sosò, spero di riuscire a riprodurre le sensazioni e le mille curosità di questa esperienza... ho preso un mucchio di appunti, mi piacerebbe molto farvi partecipi di queste giornate... in attesa di poterne vivere di nostre!

A prestissimo,
Ben

PS: anche voi mi (e ci) siete mancate. E' una bella sensazione sentirsi parte di un luogo che può essere ovunque (internet point permettendo, ovviamente!)...

Calimero ha detto...

Bentornatooooooooooooooooooooooooo!!!!
Qst luogo era cosi vuoto...