Sciocche disillusioni...
- E tu che mi racconti?
- Che le devo dire professoré… fra quattro esami mi laureo…
- E che aspetti ? quattro esami si fanno in 6 mesi!
- Si, è la tesi che mi preoccupa un po’…
- Vabbè dai… con quella ragazza… di dov’era…
- No… è finita…
Istante di silenzio.
- Vabbè… Tutto finisce.
Osservo le sue labbra ricurve e tese. Il suo sguardo basso.
Come sarebbe a dire “tutto finisce”?
No. Non ci sto. La vita, l’amore, l’arte.
Non “tutto finisce”. Non finisce proprio un accidente, anzi.
Tutto si trasforma… soprattutto l’Amore, che è perenne come l’erba.
9 commenti:
va bene, per oggi faccio l'ottimista e dico, come te, che tutto si trasforma... però...
non ne sono poi tanto convinta.
a presto e continua a ripetermi queste belle cose, un giorno forse me ne convincerò del tutto!
Ci hanno già tolto troppi sogni e troppe illusioni. Ci hanno detto che non troveremo mai un lavoro stabile, che le case costano troppo, che l'amicizia è solo un mezzo, che nella vita riesce solo chi è cinico e senza scrupoli.
Non ci sto. Mi sono rotto le scatole dei sessantottini che vinti dai sensi di colpa e dalla frustrazione ci annunciano il fallimento delle nostre esistenze nel sitema sociale che loro stessi ci hanno consegnato...
lo sai... non sono tanto d'accordo con te. anche se certe cose non ce le dicessero... ce le troviamo davanti...certo, conserviamo quello che c'è di buono e, soprattutto, non rendiamo il passato un Eden perduto...giorni fa parlavo con la zia di mia mamma (più di novant'anni, ma un tipino!) e mi diceva che un tempo, quando era giovane lei, c'era il sacrificio, e questo univa tanto, anche le coppie...
e poi non parliamo di politica, che se penso a quello che è successo anche nel nostro paese quasi quasi mi fa simpatia anche il nanetto pelato -parlo in codice! - (simpatia???no...no...esagero!:)!)...a presto
Oh beh...io parlo per chi ho intorno.E mi fa rabbia chi uccide quello che c'è (o ci può essere) ancora di buono nel mondo perchè...tanto ormai andiamo dalla padella alla brace, si stava meglio quando si stava peggio, perchè la rivoluzione "oggi no, domani forse. Ma dopodomani...sicuramente!".
Ha ragione la tua prozia: un tempo il sacrificio era nel quotidiano.Ma lo era perchè si vedeva il fine da raggiungere.Se le generazioni dei nostri genitori ci tolgono i fini perchè "anche noi avevamo gli ideali e guardaci..." ci spingeranno ad essere sempre più depressi e grigi...
ps: hai detto simpatia! l'ho letto! l'hai detto!!!
concedimelo...ero sotto l'effetto di qualche strana sostanza...
comunque faremo qualcosa di buono e bello, solo quello ci potrà consolare per tutto il resto... altrimenti non so quanto ne potrà valere la pena.
ps.:pensavo che grazie a questo blog finalmente si riesce a sentirsi più spesso...vedi che anche internet può essere utile!
Sono d'accordo sul fare qualcosa di buono e bello. Soprattutto ho bisogno di credere in qualcosa...lo so che tu hai il partito,cara compagna,ma insomma...su internet utile sono d'accordo con te,si riesce persino a trovare simpatico il nano azzurro..hi hi hi...quale hai detto che era la sostanza?ti ho detto mille volte di non ingerire la naftalina prima di una festa...non funziona come l'ecstasy...non mi dare mai retta,eh?
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