martedì 17 luglio 2007

Jungle fever


È l’inizio della fine: i corti sono montati, l’intervista alla PFM l’ho fatta stamani. Ho consegnato i lavori di grafica in tipografia e riparato l’ultimo computer. I miei colleghi stanno rientrando dalle vacanze e quindi diminuisce il mio utilizzo monastico. Ho persino superato indenne (indenne si fa per dire, ovviamente) l’avvento del segretario di stato vaticano. Il cineclub ha chiuso la stagione. Le foto per la mostra sono in cantiere ma sono cautamente ottimista.

Insomma, piano piano si dirada la giungla di impegni nella quale mi ero cacciato.

Ed è adesso, mentre la mia camera si impregna di citronella e zampirone e la mia pelle continua imperterrita ad ingiallirsi dei raggi catodici che provengono dal monitor, è adesso – dicevo - che la faccenda si fa complicata.

Perché la giungla ha i suoi lati positivi, Kipling docet… e uno su tutti: la giungla nasconde. Nasconde i templi, nasconde le tigri e i pitoni e - quando è fitta fitta - nasconde pure la luce del sole. Che se uno è in fuga da qualcosa non è un brutto posto, una volta imparato a viverci… qualche accorgimento, un po’ di agilità, e uno potrebbe vivere sempre nella sua giungla. Evitando ciò che non deve essere svelato, evitando tutti quei demoni che… dannazione… tutti quei demoni che adesso mi hanno fatto metter su questa tromba e mi fanno bramare un toscanello sul terrazzo…

Son tornati. Non dovevo uscire allo scoperto ormai. Avrei dovuto restare appeso alle mie liane o ai miei rami tropicali. E invece no, non sono stato abbastanza accorto e la giungla mi ha ributtato nella nuda savana.

Che palle. Domani mi cerco un baobab.

6 commenti:

ainda ha detto...

Vieni qui, nella pianura... c'è un vento che ogni giorno cambia direzione. A volte è così forte che lascia le cicatrici sulla pelle, a volte è così forte che bisogna stringersi l'un l'altro perché non ci porti via, l'uno lontano dall'altro... vieni in questa pianura, dove ci sono mille strade, che portano in mille posti...
dopo giorni di pianto, sentire la gioia di un'amica oggi mi ha dato una speranza che subito voglio condividere...
e ti ringrazio per quando esci dalla giungla e mi vieni incontro e non mi lasci sola nella pianura...
un saluto caro Ben

Benjamin Brown ha detto...

Come son contento di sentirti così Ainda! è tutto il giorno che ti penso.. avrei voluto mandarti un sms per sapere come stai ma avevo paura di ricordarti come stavi! Diceva uno che non basta fare il bene: bisogna anche farlo bene... :)
E mentre io sogno di raggiungerti nella pianura tu porgi il viso al vento e lascia che ti cicatrizzi le lacrime... sono loro che non ti fanno vedere tutte le mille strade che hai intorno.

Ti voglio bene Bimba,
e ricorda che quando hai bisogno... ;)
Un abbracio forte,
Ben

ainda ha detto...

Tu il bene lo hai sempre fatto bene!
Qui la pianura a volte sembra così vuota, Ben, ma so che invece schiarite le ombre ci sarà una festa bellissima...
Ti voglio bene anche io...e ricorda anche tu ciò che io so bene.

fabilunablu ha detto...

non lamentarti ben..anzi..
ti ricordo che avevi temuto di non avvertire più le urla della tua giungla..... (nominavo Kipling l'altro giorno) ...
i demoni ci danno la voglia di sconfiggerli e di guardarli negli occhi. a quelli come noi piacciono le sfide.

svolazzando...
f.

Benjamin Brown ha detto...

"E guardando negli occhi il nemico vidi me stesso"... è vero: a quelli come noi piacciono le sfide. Anche troppo. Ma quelle contro sé stessi o contro i propri démoni se durano troppo a lungo o si protraggono in periodi inquinanti ;)diventano zavorre...

Credo che tornerò a pensare, come facevo un tempo. Le paure si affrontano meglio se si combattono ad armi pari.

Assistendo sempre con un sorriso al tuo volo,
Ben

fabilunablu ha detto...

no no no ti prego non farlo!!! pensare fa malissimo alla salute!!!

ma insomma.. tu domenica non ci sei da queste parti?????? :D

svolazzando fastidiosa,
f.