Er mercante de arte
Mostre d’arte (o presunte tali) saturano di colori le sale del castello.
- Buongiorno, vorrei acquistare un dipinto
- Benissimo, l’accompagno. Purtroppo per ora non c’è il pittore ma posso darle io qualche informazione. Altrimenti nell’attesa può visitare le altre mostre… ce ne sono quattro in questi giorni…
- Si si, nun se preoccupi… le mostre giàll’ho viste. E poi nun me interesseno, volevo comprà quarche quadro de questi perchéll’ha fatti un frate, ve’? m’hanno detto che i soldi vanno in beneficienza… allora semo venuti co’ mi moje… a fa' un po' de beneficienza!
Ride grasso.
- Ho capito. Avete già scelto?
- Si, uno si. Quanto viene?
- 450
- Aspetta amò, me piace pure questo…
- Ecco che comincia… e vabbé dai, li prendemo tutt’e due… quanto viene quello?
- “Trionfo mattutino”? 300
- E daje va… accettate assegni?
- Francamente non lo so, dovrebbe aspettare che arrivi la signorina…
- No perchéssennò c’avevo le carte…
Mi srotola davanti un malloppo di carte di credito con tutti i colori dell’iride.
- Eh no, per quelle proprio non siamo attrezzati
Ride in modo grasso. Somiglia al fratello malvagio di Jacovitti. Poi mi mette in mano settecentocinquanta euro cash.
- A me me piace l’arte. C’ho n’amico pittore che je compro sempre i quadri. Questo c’ha 93 anni, io 76. Je dico sempre che spero che se more prima de me così me rivendo i quadri sua ar doppio der prezzo…
- Immagino quanto il suo amico sia contento di vederla…
Ride grasso.
- Avoja, co’ tutti i sòrdi che je lascio… d’altra parte so’ tempi duri pe’ tutti. Io so’ ‘ngegnere sa? C’ho n’impresa de costruzioni e de restauri. Beh, lo sa che ho dovuto fa’ a giugno?
- Cosa?
- Licenzià tutti. Tutti i miei dipendenti.
- …
- Che vòle che je dica… oggi semo tutti sicuri de lavorà ma domani mica lo so simme conviene de tené tutta stà ggente… mo’ ecco. Me so’ comprato ‘na casetta qua ‘n montagna e so’ venuto in villeggiatura co’ mi moje. Solo che in vacanza nun ce so stà più de tre giorni... Doppo me rompo li cojoni. Allora lo sa che ho fatto? Me so annato a comprà ‘na carcolatrice e mo’ passo le giornate a rifamme i conti dell’azienda…
- Ecco, così non s’annoia. Beh, io la saluto, appena arriva la signorina gliela mando. Arrivederci.
Appoggio i soldi sul tavolino e lo lascio con una gran voglia di lavarmi le mani.
2 commenti:
Pensavo che magari l'hai reso anche un tantino più simpatico dell'originale...
Tornata da una visione dell'Atalante,senza i soldi per comprare tanti quadri, ma con il tempo per vederli...
Beh, in realtà non l'ho migliorato neanche troppo... ho tralasciato la moglie piuttosto, che era terrificante.
Ma se hai tempo di vedere quadri i ti aspetto! Ce ne sono tantissimi adesso dalle mie parti!
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