Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
RABBIA!!!!
Ok, scrivo questo post sull'onda della rabbia ma stavolta sono proprio nero. Forse poi lo cancello. Forse.
Non faccio più parte del Progetto Movie.
E la cosa peggiore è il motivo: il vil denaro.
Quest'anno mi avevano (come al solito) considerato meno di zero. Mi avevano buttato nel progetto senza contattarmi direttamente, senza chiedermi neppure se ero disponibile a farlo e senza alcuna precisazione di natura economica. Alle mie richieste hanno risposto sempre con un "è tutto come l'anno scorso, Ben, tutto come l'anno scorso".
E dopo già otto incontri nelle classi mi convocano in ufficio per dirmi che quest'anno mi pagano un terzo degli scorsi anni. Per fare un quarto di lavoro in più, per giunta.
No. E che cazzo. Avete tolto il mio nome dai manifesti, vi siete presi per due anni meriti che non vi appartenevano e quest'anno oltretutto mi dite dopo un mese dall'inizio che mi pagate una sciocchezza?
No, belli de casa, Ben si è un po' rotto i coglioni di essere trattato come l'uomo delle pulizie del distretto sociosanitario.
Però quegli occhi e quelle voci... RABBIA! Avessi tempo lo farei gratis 'sto cavolo di progetto! Da solo lo farei però... 'fanculo agli psicologi dei miei stivali, al diavolo le assistenti sociali pettegole. I discorsi economici si fanno prima di iniziare a lavorare, cavolo! Non dopo aver illuso i ragazzi, maledetti... due sessioni d'esame mi ci sono giocato l'anno scorso... però quegli occhi... vigliacchi...
Ok, con calma... sapete qual'è la cosa che più di ogni altra mi rende furioso? Il fatto che per giunta la capa ha cercato di addossarmi le colpe: non è che quest'anno mi paghino poco. Sono gli altri anni che mi hanno pagato troppo! Sono io che sono avido e senza scrupoli! Non loro che hanno mangiato di gusto belle fette della torta e si sono prese i meriti su un palco senza alzare neanche un dito...
Benjamin, lo stronzo sei tu.
Ma come faccio a lasciare i ragazzi? Devo trovare una soluzione...
Non ho mai abbandonato in vita mia un treno in corsa.
Fa male.
Fa male.
Fa male.
Ma fa più male la mancanza assoluta di rispetto per un lavoro in cui credo e che amo e che ho sempre svolto con assoluta dedizione.
Un lavoro che però resta, per impegno e tempi e DIGNITA', un lavoro. Vero.